
Cos’è la realtà?
La realtà è fatta…siamo fatti, di particelle fondamentali, idrogeno, carbonio, azoto e ossigeno. Le produciamo e ne siamo bombardati costantemente. Molte di queste particelle esistono da milioni di millenni. Come qualcuno ha detto “tutte derivano dall’esplosione di una stella: siamo polvere, cenere di stella”.
Particelle distanti migliaia ( milioni) di km comunicano?
L’entanglement è un complicato fenomeno quantistico per cui due particelle sono intrinsecamente connesse: intimamente legate tra loro, anche se a distanza, per cui a ogni alterazione di stato di una corrisponde un cambiamento di verso opposto dell’altra.
Questo straordinario “abbraccio” quantistico tra particelle distanti migliaia di km sfida le leggi della fisica classica.
Tale incredibile e misterioso fenomeno, indica che le particelle dell’universo sono legate da un qualcosa, comunicano, hanno una correlazione tra di loro, anche se lontane nello spazio e nel tempo.
Qualsiasi azione fatta su una di queste finisce inevitabilmente, per alterare pure l’altra ad essa legata.
Questo ci fa interrogare sulla natura della relazione tra due persone.
Cos’è il sentimento che unisce due persone?
un legame tra le rispettive particelle di entrami i corpi?
Le particelle del nostro corpo possono entrare in relazione con le particelle di un’altra persona?
Spiegherebbe il fatto che determinati legami rimangono, li sentiamo, anche se la persona in qualche modo ci ha abbandonato.
Particelle che si sono trovate in interazione reciproca per un certo tempo, rimangono legate e anche se a distanza.
Le particelle rimangono intrecciate in un abbraccio, interagiscono anche se lontane.
L’intreccio quantistico tra particelle non spiega benissimo il legame che sentono a distanza due persone o una madre verso il proprio figlio?
Non è straordinario pensare che se creiamo un legame con un’altra persona tale legame coinvolgerà le particelle del nostro corpo ?
«Ciò che Dio ha unito, nulla può separare»
Noi e ogni cosa intorno a noi è fatta di particelle. la realtà è fatta di particelle.
Le particelle comunicano tra di loro. Qualcosa lega le particelle dell’universo tra di loro e rispetto a noi.
Tutto ciò che ci circonda segue regole ben precise, nulla accade a caso: tutto si manifesta secondo degli schemi. Lo dicono le leggi della fisica classica che dominano nel nostro quotidiano.
Tutto semplice, se non fosse che le regole di cui parliamo, valgono per l’infinitamente grande mentre, nell’infinitamente piccolo, le cose cambiano: tutto accade secondo altre regole.
Una delle più interessanti di queste “altre” regole è quella “dell’indeterminazione” ovvero, le particelle che compongono l’universo: elettroni, protoni, neutroni, quark e così dicendo, possono occupare contemporaneamente diversi stati quantici, finché non interviene un misuratore: allora la particella assumerà una delle posizioni osservabili.
La misurazione, quindi, influisce sulla posizione della particella.
Per approfondire:
Principio di indeterminazione di Heisenberg
Questa legge sembra valere anche per qualcosa di più grande di una particella ad esempio in un esperimento con atomi di cesio, i risultati hanno confermato che venivano influenzati dalle misurazioni.
L’atomo di cesio, così come le particelle subatomiche, occupano, sì, due posizioni diverse nello stesso momento ma, quando si cerca di misurarle se ne rileva una soltanto, non per via del fatto che se ne occupa solo una ma, per il fatto stesso che si sta cercando di misurarle.
Essere contemporaneamente in due posti diversi, per le particelle è possibile!
Tutto ciò che percepiamo, che esiste, incontra quindi un limite, un confine, nell’infinitamente piccolo, laddove la realtà è diversa, segue altre regole, è straordinaria ma non solo! la realtà che si presenta ai nostri occhi è tale solo se non indaghiamo a fondo fino all’infinitamente piccolo.
Ma anche nell’infinitamente grande la realtà ha un limite ed un confine.
Tutto ciò che accade e che possiamo osservare ha un limite nell’orizzonte degli eventi di un buco nero. Al di là, nel buco nero, la realtà è diversa o non esiste affatto. Tutto quello che osserviamo, così come lo percepiamo è valido quindi se non si scende nell’infinitamente piccolo di ciò che osserviamo o non si va con lo sguardo oltre l’orizzonte degli eventi di un buco nero.
Quando parliamo di realtà ci riferiamo a ciò che accade sotto i nostri sensi e che pacificamente può trovare tutti d’accordo.
Si parla di realtà oggettiva, inconfutabile: se cade una foglia tutti coloro che vedono cadere la foglia ne sono consapevoli e possono affermare che la foglia è caduta. Ne possono misurare l’altezza, il tempo impiegato, possono fissarne la posizione di partenza e di arrivo. Oggettivamente possiamo misurare e verificarne la caduta. Se però indaghiamo sulle singole particelle che compongono la foglia, nell’infinitamente piccolo, le cose potrebbero essere diverse: ce lo dice la meccanica quantistica. Le leggi della meccanica quantistica sfidano la nostra comprensione ma, anche la nostra logica. Tutto ciò che accade intorno a noi è osservabile, misurabile, ripetibile oggettivamente, ovvero qualsiasi spettatore sarebbe d’accordo finché non indagherà l’infinitamente piccolo. Nel mondo di atomi e particelle microscopiche di cui siamo fatti e di cui è fatto ogni cosa della nostra realtà, tutto segue regole bizzarre e strane. Due diversi osservatori del micromondo avrebbero ciascuno una propria realtà ( soggettiva) ciascuno avrebbe la sua di realtà diversa dall’altro.
E come se, nel micromondo, più persone guardassero cadere una foglia ma, per ciascuno, l’evento sarebbe diverso al punto che qualcuno potrebbe vedere la stessa foglia persino alzarsi da terra ed attaccarsi al ramo, nello stesso istante che per un altro facesse il contrario. Il tutto perché influenzato dalla presenza dell’osservatore stesso. Strano eh? nel mondo infinitamente piccolo l’osservatore influisce sulla realtà che osserva.
come dire… la realtà si fissa solo nel momento in cui noi la osserviamo.
Per la teoria della sovrapposizione, le particelle, possono occupare contemporaneamente diversi luoghi e stati … ma solo se non sono osservate. Se osservate collassano in uno stato, uno dei tanti possibili osservabili.
Una nostra particella potrebbe paradossalmente, nello stesso istante, essere nel nostro corpo e a migliaia di km di distanza?
Se però qualcuno osserva tali particelle queste assumono uno stato e si fissano in un luogo specifico.
Quindi qual è la realtà ? come è possibile indagare sulla realtà se osservandola la si influenza?
Per le nostri menti i principi della quantistica sono incomprensibili e qui di certo non tento di spiegali, per me oscuri: non ne sarei capace.
Quello su cui preme far riflettere è la differenza tra il nostro mondo, macroscopico, nel quale i fatti accadono così come tutti noi li vediamo, e l’infinitamente piccolo, laddove ogni osservatore influenzerebbe ciò che accade per cui è come se ci fossero micro universi paralleli.
E qui sorge la riflessione: se un osservatore può influenzare ciò che accade nell’infinitamente piccolo sarebbe straordinario pensare che un’enorme entità potrebbe influenzare la nostra di realtà solo osservandoci.
Cosa ci dice, per certo, che noi facciamo parte di un macro-mondo?
E se noi facessimo parte dell’infinitamente piccolo?
Un’ entità infinitamente grande potrebbe influenzare la nostra realtà?
Ed ecco una seconda riflessione
Se tutto ciò che esiste e che osserviamo è tale solo al di qua di un buco nero, se la nostra realtà è tale solo fino al limite dei buchi neri allora, potrebbe essere, che tutto ciò che osserviamo, l’intero universo, è una proiezione e i buchi neri ne sono i proiettori?
Noi, l’universo, tutto è, solo, un “qualcosa” proiettato attraverso i buchi neri.
All’interno dei suddetti la realtà non esiste più.
Qualcosa di straordinariamente inimmaginabile proietta la nostra realtà e su di essa influisce osservandola? A distanza compie azioni su delle particelle che, legate in un abbraccio, influenzano a loro volta le particelle del nostro corpo, della nostra apparente realtà.
Tutto ciò che ci circonda esiste solo fino all’infinitamente piccolo e, sull’infinitamente grande, fino al confine di un buco nero.
Cosa succede dentro un buco nero?’ o semplicemente al confine di un buco nero, l’orizzonte degli eventi, laddove persino la luce, viene assorbita e lo spazio e il tempo si deforma?
La nostra comprensione e la fisica non lo sa ancora.
Probabilmente un giorno capiremo e le leggi della fisica riusciranno a spiegarci quello che da sempre sentiamo e la fede ci suggerisce.