
Lo sappiamo tutti, le coscienze sono state illuminate sull’elettrico!
Ormai è chiaro! Le auto elettriche sono il futuro.
Il surriscaldamento globale comporta rischi enormi per il nostro pianeta e per la nostra stessa esistenza. Se continuano così le cose, gli sconvolgimenti climatici, porteranno funeste conseguenze circa la vita come la intendiamo.
Occorre porre un freno drastico alle emissioni derivanti dai combustibili fossili, iniziando dai trasporti.
Il futuro è l’elettrico: occorre passare alla mobilità elettrica entro il 2035.
I propulsori termici, a derivati del petrolio, vanno abbandonati.
Ma se il futuro è l’elettrico cosa reggerà l’economia mondiale basata sul petrolio?
Non c’è dubbio che i derivati del petrolio vanno eliminati prima possibile per ridurre drasticamente le emissioni di CO2.
I veicoli termici hanno un impatto dal 20 al 30% sulle emissioni.
La loro stessa produzione consuma tantissime risorse.
In realtà il problema energetico è alquanto grave e dire …basta passare all’elettrico non è risolutivo ansi appare fuorviante.
Il nuovo mercato globale sostitutivo del petrolio dovrebbe essere basato sui principali elementi, materie prime necessarie all’elettrico.
Se parliamo di elettrico per forza di cose parliamo di batterie. Se parliamo di batterie al momento, per forza di cose parliamo di Litio e Cobalto, ma anche di Bauxite di Nichel: materie prime indispensabili. Per cui in futuro non molto lontano dovremmo abbandonare i pozzi di petrolio ed ampliare le miniere per l’estrazione di tali elementi.
È evidente che tali elementi minerari diventeranno preziosissimi ( come lo è ora il petrolio) allora quale saranno le incognite?
Anzitutto le auto elettriche dovrebbero essere il futuro in realtà la loro produzione consuma ancora più risorse.
Nel 2050 almeno il 75% dei veicoli saranno alimentate a batterie. Questa è la prospettiva. Allora ci chiediamo, ad esempio, le riserve di Litio saranno sufficienti a coprire la domanda?
è tutto risolto con l’elettrico?
Basta avviare una graduale conversione all’elettrico?
In realtà è facile auspicare che tali elementi saranno preda di giochi di geopolitica, speculazione e sfruttamento. Allora continuiamo a domandarci: la loro imponente estrazione avrà un impatto ambientale? Sarà sostenibile sul piano ambientale l’utilizzo massiccio di questi elementi?
Anzitutto occorre sottolineare che la concentrazione di tali risorse è presente soprattutto in determinati paesi. Il Nichel in Indonesia; La bauxite nella Guinea; il Litio principalmente in Australia e Sudamerica ( altre fonti minori sono negli USA e in Cina). Per cui questi paesi sono destinati ad un futuro prospero, paesi come Argentina, Cile, Perù e Australia ad esempio avranno nelle loro mani oltre 70 % delle risorse di Litio.
E questo ci dovrebbe sorprendere! i principali paesi del Sudamerica ( che al momento hanno un economia basata essenzialmente sulla produzione di droghe) in un futuro prossimo potrebbero basare le loro reddite sul Litio.
Argentina, Bolivia e Cile, Colombia, Ecuador, concentrerebbero oltre la metà dei giacimenti mondiali di “oro bianco” e quindi dell’intera produzione industriale di Litio. Il loro ruolo nel panorama economico mondiale potrebbe cambiare radicalmente.
Il Litio costituisce, teoricamente il sostituto del petrolio ovvero il materiale che permetterà la transizione verso l’elettrico e verso “energie pulite”.
L’Australia, ha risorse limitate di Litio ma al momento ha avviato già una grossa produzione (40% della produzione mondiale) estrazione su vasta scala.
Lo stesso vale per la Cina che sta sfruttando ogni sua risorsa.
…fin qui il Litio.
Ma sorge un dubbio: quei territori nei quali sarà concentrata un’estrazione massiccia di questi elementi come finiranno? se l’Amazzonia, venisse interessata da una qualche attività di estrazione come finirà?
Per ironia, i giacimenti interessano territori incontaminati che un po’ stonano con l’auspicata transizione ecologica.
Per quanto riguarda ad esempio il Cobalto, già da ora, la domanda è superiore alla sua estrazione… come dire: siamo solo all’inizio è già inizia a scarseggiare. Estrazione che tal altro è concentrata nella Repubblica Democratica del Congo … e sappiamo bene i problemi che tale paese ha da sempre circa il rispetto dei diritti fondamentali. Anzi potrebbe essere proprio questo Paese a dare un’idea di quello che potrebbe succedere in futuro ad altri.
A questo punto si potrebbe dire che già iniziamo male. Quello che potrebbe salvare il nostro futuro: l’elettrico è fortemente dipendente da risorse limitate.
Allora molti ottimisti diranno: “… intanto si parte …poi nuove tecnologie… nuovi elementi da sfruttare…” a me personalmente le previsioni non sembrano ottimistiche: le incognite sono tante.
Continuando la nostra riflessione, ovvero guardando alle cosiddette fonti inesauribili ( eolica e solare) ci facciamo la stessa domanda: ma le materie prime sulle quali si basano?
sono abbastanza per molti anni o scarseggiano?
Ecco che compaiono elementi quali il Tellurio e L’indio per le celle fotovoltaiche; il Neodimio per le turbine eoliche.
Non sappiamo nemmeno cosa siano, ma danno un senso di scarsità.
Ci apprestiamo a saccheggiare il pianeta di MANGANESE, RAME, GRAFITE, ALLUMINIO, litio, bauxite, neudimio etc. in quantità massicce fino a quando non impariamo ad utilizzarne altri … come dire… non resterà nulla.
Una cosa è certa: dobbiamo limitare fortemente le risorse basate sul carbonio. Non c’è più tempo!
Per cui per il momento optiamo per questi altri elementi “ecosostenibili” finché la loro domanda non sarà tale da renderli irreperibili, nel frattempo nuove tecnologie… la propulsione ad idrogeno… chissà ci salveranno o saremmo costretti a un forte passo indietro.
Il motto è “energia rinnovabile” ovvero eolica, solare, geotermica e idroelettrica in sostituzione dell’uso delle fonti fossili.
Nell’era dell’uomo niente sarà più come prima su questo pianeta.
Stiamo scavando le montagne, distruggendo gli ecosistemi, spianando le foreste ed intanto, ci dicono, che bisogna porre rimedio al disastro che già abbiamo fatto.
le cose devono cambiare: è meglio che cambino ma spesso quando i cambiamenti sono dettati da ragioni economico-speculative di solito non apportano miglioramenti al problema.
Enormi e mostruose macchine spianano le montagne come se fossero castelli di sabbia, gigantesche miniere a cielo aperto si aprono nei continenti, intere foreste sono spazzate via come fossero erbacce.
Viene sbandierato al mondo che basta riempire le colline di pale eoliche, le case di pannelli solari e le auto di batterie perché tutto torni apposto.
In realtà sappiamo benissimo che le fonti fossili sono prossime alla fine ed occorre creare un sostituto del petrolio per tenere le redini dell’economia mondiale.
Sicuramente le auto elettriche inquinano meno del motore endotermico, ma l’energia per ricaricare milioni di auto elettriche in che modo sarà prodotta?
In quanto tempo riusciremo a sostituire tutte o quasi le auto a benzina/diesel?
non abbiamo molto tempo per porre un freno alle emissioni!!!
È evidente che se l’auto non è puramente elettrica non sarà ad emissioni zero… per cui se sostituiamo in parte le vecchie auto, ma il numero complessivo va sempre più ad aumentare finiremo per vanificare ogni svolta ecologica. Se un’ auto elettrica inquina 1/3 di un diesel ma se poi nel giro di pochi anni le auto elettriche “sostitutive” del diesel sono tre laddove ve ne era una…
sentiamo spesso parlare di “ auto ad emissioni zero” ma dovremmo essere consapevoli che non è così, che il veicolo ad emissioni zero è pura teoria che sono solo slogan pubblicitari, sarebbero ad emissioni zero se le auto fossero puramente elettriche, ricaricate con un generatore eolico, se non avessero pneumatici che sfregano sull’asfalto, se non avessero freni, se non ci fossero batterie da smaltire etc.
Occorre guardare al ciclo intero della sua produzione e durata. Nella migliore delle ipotesi, un auto elettrica, inquina complessivamente 1/3 rispetto ad una endotermica. Se per produrla consumiamo ingenti risorse, se per mantenerla occorre molta energia, se nei prossimi anni il numero complessivo dei veicoli aumenteranno enormemente allora possiamo davvero credere che sarà una valida soluzione per la diminuzione delle emissioni?